Così finalmente eccoci partiti per un fine settimana a Essaouira, la città di mare + vicina a Marrakech ("solo" 170km). è prevista un'autostrada, ma per il momento bisogna accontentarsi della strada normale, cioè una strada con a mala pena due corsie, anche se devo dire che è ben tenuta, senza buche.
Dai suoi semi si ottiene un olio che pare abbia molte virtù. Il sapore è a mio parere un po' troppo forte per chi non ne è abituato, però viene molto usato in cosmetica, per oli da massaggio, shampo, creme...
E poi ecco apparire la città di Essaouira, dopo una serie di dune sabbiose ricoperte di vegetazione.
Prima di tutto si arriva al porto da dove si ha una magnifica vista sulla città (bianca e blu...bel cambiamento dopo il rosso di Marrakech) circondata da mura e bastioni portoghesi...eh, sì, perchè ad un certo punto della storia (non chiedetemi l'anno, sono una frana con le date) i portoghesi sono stati qui...
In due giorni abbiamo fatto una scorpacciata di pesce, a cominciare dal tradizionale pranzo ai baracchini del porto, dove scegli i pesci dalla bancarella, e loro te li cuociono sulla griglia al momento...
...poi abbiamo anche provato "Le 5" un ristorante francese un po' + di lusso, dove si mangia benissimo, c'è molta atmosfera e alla fine i prezzi sono ragionevoli.
La medina è molto piccola in confronto a Marrakech, ma molto carina, e soprattutto tranquilla, meno caotica.
Abbiamo dormito al Riad Asmitou (che in arabo significa riad "come si chiama"), molto carino.
Poi non potevamo non visitare Diabat, un villaggio pochi Km a sud di Essaouira, che è famoso per una visita di nientepocodimenoche...Jimi Hendrix!
In pratica ci saranno una decina di case, l'hotel Jimi Hendrix e il "ristorante" Jimi Hendrix...un posto molto tipico (anche se il nome non fa proprio marocchino ;)) dove mangiare pesce grigliato a buon mercato.
Ma l'attrattiva maggiore sono le dune che dal paese portano al mare...
...e anche il Ranch de Diabat, che organizza passeggiate a cavallo (sulla grande spiaggia deserta...fantastico!) o in dromedario.